Discussione:
www.textkit.com e il mistero della sintassi greca....
(troppo vecchio per rispondere)
Gattalberto Gattofrio
2004-01-08 21:05:57 UTC
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Cercando testi online sul greco antico, ho trovato per caso sulla rete
l'ottimo
sito americano:

www.textkit.com

pieno zeppo di versioni in formato pdf di vecchie grammatiche e antologie
in uso
nei licei e nelle scuole americane e inglesi tra la meta' 800 e gli anni
'30.

Essendo tutto "a gratisse"... ho scaricato mezzo mondo...

Ho notato una cosa che mi ha colpito: i manuali presenti sul sito danno
tutti o quasi
una grande rilevanza alla sintassi greca, al contrario dei libri italiani
(cfr alcuni recenti
threads su questo ng)....

Cio' ai miei umili e inesperti occhi felini infittisce ancor di piu' il
mistero della poca presenza
della sintassi nei libri di testo nostrani...

Saluti gattosi

Gattalberto
Nicola Basile
2004-01-08 23:24:48 UTC
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Post by Gattalberto Gattofrio
Cercando testi online sul greco antico, ho trovato per caso sulla rete
l'ottimo
www.textkit.com
pieno zeppo di versioni in formato pdf di vecchie grammatiche
Grazie mille, per me è stata un'informazione preziosa!! Scaricherò
anch'io un 'mare magnum' di roba...
Post by Gattalberto Gattofrio
i manuali presenti sul sito danno
tutti o quasi
una grande rilevanza alla sintassi greca, al contrario dei libri italiani
Cio' ai miei umili e inesperti occhi felini infittisce ancor di piu' il
mistero della poca presenza
della sintassi nei libri di testo nostrani...
E' un "mistero" che mi ha avvolto, stravolto e...coinvolto per lungo
tempo... :-)
Ciao,
Nicola
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Gattalberto Gattofrio
2004-01-09 13:39:36 UTC
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Nicola Basile
Post by Nicola Basile
Post by Gattalberto Gattofrio
pieno zeppo di versioni in formato pdf di vecchie grammatiche
Grazie mille, per me è stata un'informazione preziosa!! Scaricherò
anch'io un 'mare magnum' di roba...
Wow ! E' un onore per me averti dato sta "dritta" !
Post by Nicola Basile
E' un "mistero" che mi ha avvolto, stravolto e...coinvolto per lungo
tempo... :-)
Ahi... allora, se non ci sei arrivato tu alla soluzione del giallo, temo
rimarra'
un mistero senza soluzione... a meno che l'assassino
non sia stato Giovanni Gentile... inizio ad avere ho questo sospetto...

ciao

Gattalberto
Nicola Basile
2004-01-09 15:25:28 UTC
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Post by Gattalberto Gattofrio
Nicola Basile
Post by Nicola Basile
E' un "mistero" che mi ha avvolto, stravolto e...coinvolto per lungo
tempo... :-)
Ahi... allora, se non ci sei arrivato tu alla soluzione del giallo, temo
rimarra'
un mistero senza soluzione... a meno che l'assassino
non sia stato Giovanni Gentile... inizio ad avere ho questo
sospetto...

Il punto è che il greco è una lingua molto difficile e così i più
preferiscono ignorarla piuttosto che cercare conoscerla e farla
conoscere... Faccio un esempio: tutti, o quasi, i nostri colleghi
impiegano settimane per spiegare la temuta (ma chissà perché??)
"consecutio temporum" (e molti, per di più, dopo aver spiegato le
proposizioni subordinate! Che assurdità!) col terrore dei nostri ragazzi
che alla fine hanno capito molto poco; ma solo alcuni, almeno tra i
miei colleghi, spiegano le implicazioni aspettuali del verbo greco. E
così molti nostri studenti arrivano all'università e non sanno cos'è una
funzione aspettuale e ignorano un fatto fondamentale, ovvero che la
lingua greca, nella sua complessa e raffinata organizzazione (forse
più di quella latina), privilegiava l'aspetto verbale che non è una pura
un'astrazione filosofica (affermazione, ahimé, di una mia collega), ma
il riflesso, sul piano lingustico, di un diverso modo di interpretare la
realtà.
Comunque la colpa è, a mio avviso, di una tradizione (antecedente a
Gentile) che ha 'santificato' la lingua latina a discapito della pagana
lingua greca.... :-)
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
javalab
2004-01-10 23:03:34 UTC
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Post by Nicola Basile
Il punto è che il greco è una lingua molto difficile
così molti nostri studenti arrivano all'università e non sanno cos'è una
funzione aspettuale
cos'e' ?

grazie, j.
Alessandro Iannucci
2004-01-09 13:24:22 UTC
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Post by Gattalberto Gattofrio
Cercando testi online sul greco antico, ho trovato per caso sulla rete
l'ottimo
www.textkit.com
stupendo. come prima cosa, e per espiare tutto quello che ne ho detto di
male, ho subito scaricato questo qui: J.W.W., "Illustrated
Dictionary to Xenophon's Anabasis". a.
Sergio Audano
2004-01-09 22:27:03 UTC
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Post by Gattalberto Gattofrio
Cio' ai miei umili e inesperti occhi felini infittisce ancor di piu' il
mistero della poca presenza
della sintassi nei libri di testo nostrani...
Io provo ad azzardare una risposta, ma di cui ammetto per primo la banalità:
forse la scarsa attenzione è dovuta al fatto che questa attenzione per la
sintassi è maggiormente riservata al latino. Ne consegue che, essendo il
sistema verbale più complesso di quello greco e occupando gran parte del
programma dei due anni del ginnasio (mentre un tempo quello del latino era
"spalmato" su quattro anni), la sintassi greca è stata considerata come
deduzione rispetto a quella latina, dal momento che per molti anni, nello
studio normativo delle lingue antiche, è maggiormente prevalso il principio
della similitudine tra le due lingue piuttosto che quello della loro
diversità.
Saluti canini
Sergio
Teo Orlando
2004-01-10 15:38:19 UTC
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Post by Sergio Audano
Post by Gattalberto Gattofrio
Cio' ai miei umili e inesperti occhi felini infittisce ancor di piu' il
mistero della poca presenza
della sintassi nei libri di testo nostrani...
forse la scarsa attenzione è dovuta al fatto che questa attenzione per la
sintassi è maggiormente riservata al latino. Ne consegue che, essendo il
sistema verbale più complesso di quello greco [immagino sia un lapsus per "latino"] e occupando gran parte del
programma dei due anni del ginnasio (mentre un tempo quello del latino era
"spalmato" su quattro anni), la sintassi greca è stata considerata come
deduzione rispetto a quella latina, dal momento che per molti anni, nello
studio normativo delle lingue antiche, è maggiormente prevalso il principio
della similitudine tra le due lingue piuttosto che quello della loro
diversità.
Saluti canini
Sergio
Il fatto è che in Italia la sintassi latina è stata considerata il
paradigma di ogni possibile sintatti, sia nella prassi scolastica, sia
talora nella teoria. Non è un caso che fino agli anni '80 (ossia fino
all'apparizione di Luca Serianni/Alberto Castelvecchi, Grammatica
italiana 1° edizione, Torino, UTET 1987 e di Lorenzo Renzi (a cura),
Grande grammatica italiana di consultazione, Bologna, Il Mulino, ) non
esistesse una descrizione sufficientemente accurata della sintassi
italiana di taglio sincronico. Probabilmente perché si riteneva che la
sintassi italiana fosse nient'altro che derivativa rispeto a quella
latina. In effetti, una buona grammatica e sintassi latina scolastica
(ad es. l'Urbis et orbis lingua di Tantucci e Rimondi, Bologna,
Poseidonia, 1965) offriva una trattazione della sintassi latina più
completa di quanto facesse per l'italiano una grammatica/sintassi, sia
scolastica, sia "scientifica". Chi avesse consultato per dirimere
controversie e risolvere problemi anche trattazioni come La grammatica
italiana di Battaglia-Pernicone (Torino, Loescher, 1957) o la Sintassi
italiana dell'uso moderno di Raffaello Fornaciari (Firenze, Sansoni,
1881; cfr. l'edizione telematica a:
http://www.mauriziopistone.it/sintassi/frontespizio.html ) avrebbe
probabilmente lamentato la mancanza di molti aspetti e la lacunosità
di tali pur, per altri versi, pregevoli opere.
È probabile, in effetti, che fino a pochi decenni fa ci si
preoccupasse piuttosto di redigere accuratissime grammatiche e
sintassi latine che di dedicare la stessa cura per compilare rigorose
grammatiche italiane: è un fenomeno su cui occorrerebbe che qualcuno
faccia una ricognizione di carattere storico-sociale, anche in
riferimento all'insegnamento dell'italiano e del latino nella scuola e
nell'università. E non è, ovviamente, una questione relativa alla
recezione della linguistica contemporanea: sarebbe stato possibile
scrivere una grammatica italiana scientifica già quarant'anni fa anche
senza adottare una prospettiva strutturalista o generativista,
semplicemente con un uso rigoroso delle categorie tradizionali. Sta di
fatto che nessuno prima della Grammatica italiana del Serianni ha
scritto una grammatica della nostra lingua che fosse anche
paragonabile a buone grammatiche scolastiche del latino.
Per mostrare i limiti di alcune grammmatiche, faccio un esempio con le
proposizioni concessive.
Battaglia-Pernicone (La grammatica italiana, Torino, Loescher, 1973,
2° ed., § 72, pag. 559, edizione scolastica con esercizi, 1962, p.
341), sbagliano quando affermano che "il modo della proposizione
concessiva è sempre il congiuntivo" (strana svista, data l'accuratezza
di questo testo, per quanto d'impostazione molto tradizionale e per
quanto la sua fama sia largamente superiore al suo effettivo livello
scientifico; totalmente ignorate comunque, le concessive con
indicativo e condizionale; c'è ancora gente che, anzi, si ostina a
considerare quest'ultime un errore, per evidente ipercorrettismo in
analogia con il periodo ipotetico. Ma notate la diversità di
significato tra: "Anche se fosse meglio studiare il sanscrito,
preferirei comunque il greco" e "Preferisco comunque il greco, anche
se sarebbe meglio studiare il sanscrito"). Dardano-Trifone (La lingua
italiana, Bologna, Zanichelli, 1985, pag. 305 e anche la nuova
edizione, La Nuova grammatica della lingua italiana, ibidem, 1997,
pagg. 410-412; cfr. anche l'edizione scolastica, Grammatica italiana,
ibidem, 19953, pp. 464-465) non sono molto precisi allorché affermano
che con "anche se" si trova solo l'indicativo: innanzitutto non
distinguono tra concessive reali ed ipotetiche, in secondo luogo danno
un esempio di frase, qualificandolo implicitamente come agrammaticale,
sulla cui scorrettezza avrei molti dubbi, almeno in certi contesti:
"anche se avessi ragione, non ho voluto insistere". Si noti che nella
Grande Grammatica Italiana di consultazione di Renzi (Bologna, Il
Mulino, 1988-95) frasi come "Se poi volessi ottenere proprio
quell'incarico, devi recarti domani stesso dal funzionario
responsabile" sono considerate corrette: qui il condizionale
nell'apodosi indebolirebbe il valore deontico di dovere (RENZI XIII,
2.3.2.1.4., pag. 760-761). E, ancora più esplicitamente, si sostiene
che anche per i costrutti condizionali concessivi, come per i
costrutti condizionali, è possibile la concordanza mista tra
indicativo e congiuntivo-condizionale: "Anche se non ti interessasse
personalmente la partecipazione a quella gara, devi farlo per amicizia
nei confronti di Carlo: può avere bisogno di te durante la prova"
(RENZI XIII, 2.4.2.2.2.).
Mi fermo qui, anche perché sto sconfinando troppo verso l'italiano, e
qui si dovrebbe discutere in prevalenza di lingue classiche.
Teo Orlando
Alex 5630
2004-01-12 06:41:40 UTC
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Post by Teo Orlando
la Sintassi
italiana dell'uso moderno di Raffaello Fornaciari (Firenze, Sansoni,
http://www.mauriziopistone.it/sintassi/frontespizio.html )
Ho visto il sito <www.textkit.com>: ricchissimo. Un solo appunto: se
volessi citare un brano da una delle opere disponibili, mi troverei in
difficolta' perche' le immagini dello scanner sono state trasformate
direttamente nel formato pdf. Il sito italiano del Progetto Manuzio
permette di scaricare i testi nei piu' comodi formati txt, htm ed rtf
(http://www.liberliber.it/biblioteca/index.htm). Per di piu' esistono
delle procedure di qualita' tali che il testo deve subire delle
revisioni, da parte di volontari differenti da quelli che hanno
eseguito la scansione, il processo di riconoscimento dei testi con gli
OCR e una prima revisione, perche' sia considerato affidabile.

Cosa c'entra tutto questo? Maurizio Pistone e' uno dei volontari del
Progetto Manuzio, come anche altri frequentatori del NG. Ha fatto la
scansione della grammatica del Fornaciari quasi quattro anni fa; ma ha
trovato un revisore solo pochi mesi fa, per cui la grammatica del
Fornaciari, che immagino complessivamente privo di errori ma non
ancora affidabile secondo le procedure di qualita', non e' ancora
disponibile assieme agli altri 800 opere del Progetto Manuzio. Lo
stesso Maurizio ha preparato l'edizione dell'opera omnia in latino di
Pascoli quasi quattro anni fa
(http://www.liberliber.it/biblioteca/inlavorazione/index.asp), ma
ancora non ha trovato un revisore. Io non mi sono offerto perche'
purtroppo la mia conoscenza del latino e' molto precaria; oltretutto
sto preparando un'opera molto impegnativa. Sarebbe bello se qualche
latinista che bazzica ICCl, provvedesse a rendere completa questa
opera. Perche' e' vero che sulla Rete e' possibile trovare tutto
"aggratis"; ma non e' male sapere che dipende dal fatto che
qualcun'altro ha donato, tempo e/o danaro.

Ciao,
Alex (5630)
javalab
2004-01-12 08:54:49 UTC
Permalink
Post by Alex 5630
Ho visto il sito <www.textkit.com>: ricchissimo. Un solo appunto: se
volessi citare un brano da una delle opere disponibili, mi troverei in
difficolta' perche' le immagini dello scanner sono state trasformate
direttamente nel formato pdf.
At Rome I find politics in a shaky condition; everything is unsatisfactory
and foreboding change.

non e' il corrispondente dell'economist, ma cicerone: 'letters of
cicero.pdf'. trovato con la funzione 'cerca' del reader 6 acrobat, copiato e
incollato qui.
ho scaricato il sito, e ci sono una novantina di pdf, ca 500 mb in
tutto, immessi con criteri vari. alcuni come immagine, altre come testo.
ar6 mi sembra abbia una specie di ocr interno, ma ovviamente fa quel che
puo'.
(attenzione a chi faccia un teleport: quasi tutti i testi sono presenti due
volte, con un titolo lievemente diverso, quindi ci vuole del tempo e poi un
po' di selezione...)

fermi restando i grandi meriti di liberliber, che controllo regolarmente, in
questi casi prendo quel che viene. stiamo nell'imbuto carta-elettroni, e di
grazia tutto quello che viene tradotto, comunque sia. e' un po' come il nuc,
se hai presente il catalogo collettivo delle biblioteche nordamericane: e'
pieno di intestazioni che per noi sono fuori norma, pero' i libri ci sono,
cosa che da noi accade e non accade. e non si puo' dire certo che loro non
abbiano materiale antico, visto che sul mercato antiquario sono molto piu'
attivi e se comprano non devono chiedere miriadi di autorizzazioni, oltre ai
fondi. ai tempi, devo avere trovato non so se in canada qualcosa di l.a.
muratori che in italia c'era si' e no...
Post by Alex 5630
Il sito italiano del Progetto Manuzio
permette di scaricare i testi nei piu' comodi formati txt, htm ed rtf
(http://www.liberliber.it/biblioteca/index.htm). Per di piu' esistono
delle procedure di qualita' tali che il testo deve subire delle
revisioni, da parte di volontari differenti da quelli che hanno
eseguito la scansione, il processo di riconoscimento dei testi con gli
OCR e una prima revisione, perche' sia considerato affidabile.
verissimo. oltre al manuzio, mi sono tirato giu' il progetto gutenberg al
completo. li' la multiversione e' informatica: sono previsti in zip, tar
ecc.
poi, a parte la presenza quasi assoluta di testi inglesi o in inglese, c'e'
una totale difformita' gia' negli header. mi sono dovuto scrivere un prog
per identificare in tempi ragionevoli i testi contenuti in quegli zip dai
nomi inverecondi. pero', anche li': intanto ci sono...
Post by Alex 5630
Cosa c'entra tutto questo? Maurizio Pistone e' uno dei volontari del
Progetto Manuzio, come anche altri frequentatori del NG. Ha fatto la
scansione della grammatica del Fornaciari quasi quattro anni fa; ma ha
trovato un revisore solo pochi mesi fa, per cui la grammatica del
Fornaciari, che immagino complessivamente privo di errori ma non
ancora affidabile secondo le procedure di qualita', non e' ancora
disponibile assieme agli altri 800 opere del Progetto Manuzio. Lo
stesso Maurizio ha preparato l'edizione dell'opera omnia in latino di
Pascoli quasi quattro anni fa
(http://www.liberliber.it/biblioteca/inlavorazione/index.asp), ma
ancora non ha trovato un revisore. Io non mi sono offerto perche'
purtroppo la mia conoscenza del latino e' molto precaria; oltretutto
sto preparando un'opera molto impegnativa. Sarebbe bello se qualche
latinista che bazzica ICCl, provvedesse a rendere completa questa
opera. Perche' e' vero che sulla Rete e' possibile trovare tutto
"aggratis"; ma non e' male sapere che dipende dal fatto che
qualcun'altro ha donato, tempo e/o danaro.
Ciao,
Alex (5630)
hai centrato il vero problema. da noi il volontariato in questo campo deve
ancora prendere pienamente piede, e tutti quei pochi che sarebbero
interessati sono gia' abbastanza oberati. e d'altra parte c'e' un'abitudine
diversa al libro: in spiaggia da anni vedo giovani italiani che cazzeggiano
e stranieri che leggono. magari harold robbins, ma leggono libri, non lancio
story. sia i settantenni che i ventenni...

e poi -- mi sembra se ne sia gia' discusso -- si sbatte sul muro del copyr,
testi e/o traduzioni, e con una visione pochissimo dinamica, quando non
gretta, degli editori, che gia' si sentono male se in biblioteca qualcuno
fotocopia 50p da un libro in commercio, e in compenso segnano come
disponibili titoli esauriti da decenni. e' vero che il mercato anglosassone
e' infinitamente piu' vasto, e consente un ammortamento piu' agevole, ma le
paure qui mi sembrano eccessive...

btw, non credo che nessuno se ne avra' a male, non certo eco, ma riguardo al
suo articolo pubblicato ieri qui integralmente: anche se il titolo e'
esaurito, mi sembra che il copyr attualmente sia di 70 anni *dalla morte
dell'autore*, grazie alle spinte privatistiche che stanno passando
dappertutto. ho cercato un riferimento ma ero troppo di corsa. dovrebbe
essere la 633/1941, aggiornata dal dlgs 68/2003.

piccola nota tecnica: un amico mi ha gentilmente segnalato
adobe reader speed-up
http://www.tnk-bootblock.co.uk/index.php
(a destra nella pagina)
che disattiva parte degli innumerevoli (e non sempre utilissimi) plugin di
ar6 e lo fa caricare in tempi ragionevoli.
dato che da me a salire ci metteva piu' di photoshop8, stavo per rinunciare
ai pdf...
all'occorrenza arspeedup permette anche di riattivare i plugin, direi, ma
non l'ho ancora provato.
try it at your own risk...
--
ciao, j.
http://www.sundaysw.com/
Alessandro Iannucci
2004-01-14 14:27:38 UTC
Permalink
Post by javalab
ho scaricato il sito, e ci sono una novantina di pdf, ca 500 mb in
accipicchia! e come si fa a scaricare un sito in una botta e via? e se uno
vuole scaricarsi, p. es., il LSJ da Perseus, si può'?
dunque si fa il teleport. e che roba è?
Post by javalab
verissimo. oltre al manuzio, mi sono tirato giu' il progetto gutenberg al
completo. li' la multiversione e' informatica: sono previsti in zip, tar
ecc.
devi avere un computer con la pancia di mille balene, nonche' un sistema di
collegamento in fibre aerospaziali, o tutta sta meraviglia e possibile anche
con una modesta LAN a 2 Mb?
Post by javalab
e stranieri che leggono. magari harold robbins, ma leggono libri, non lancio
story.
"L'Intrepido", "Il Monello", e poi "Lanciostory" e "Skorpio": subito dopo i
fumetti dei supereroi della Marvel (e l'immarcescibile Tex), mi sono formato
anche su queste letture, oltre che su "Delitto e castigo", l'immancabile HH,
e i vari Senofonte, Seneca, etc.; "Lanciostory", in particolare, ha avuto il
pregio di lanciare in Italia fumetti di grande qualita, p. es. la saga dell'
"Eternauta". cioe', i fumetti non sono poi cosi' male; anzi. purche' si
legga (come dice Pennnac, ma lo diceva gia' appunto HHesse che, forse
esagerando, considerava salutare e ottima pratica di lettura anche quella
dell'elenco telefonico).
saluti, a.
javalab
2004-01-14 16:30:26 UTC
Permalink
"Alessandro Iannucci"
Post by Alessandro Iannucci
accipicchia! e come si fa a scaricare un sito in una botta e via? e se uno
vuole scaricarsi, p. es., il LSJ da Perseus, si può'?
dunque si fa il teleport. e che roba è?
e' un programma per scaricare siti da guardarsi poi sul pc in locale.
vedo che usi oe6, quindi se ora mentre stai leggendo fai ctrl+shift+f ti si
dovrebbe aprire (condizionale informatico, un modo verbale che si e' imposto
negli ultimi anni) una finestra 'trova'. in 'messaggio' scrivi 'teleport'.
ne avevamo discusso un po', oe dovrebbe darti i post relativi.

teleport costa qualcosa, non molto
http://www.tenmax.com/teleport/pro/home.htm

un altro programma simile, free, e' httrack.
www.httrack.com
direi sia win che n*x

per textkit io ho usato teleport, specificando nelle richieste solo '*.pdf',
seno' mi prendeva giu' tutto. poi i pdf li ho isolati, sfoltiti, rinominati,
buttando via il resto. altro sfoltiro' con calma, dubito che alcune note su
eccezioni morfologiche del greco le usero' mai :)

l'lsj non so bene cosa sia, spero non un giornale lisergico :)
in ogni modo, dipende dai copyr ecc.
per textkit sul sito si parla di free download, quindi sono andato
abbastanza tranquillo, specie considerando che ne faccio un uso asolutamente
eprsonale e mi guardo bene dal vampirizzarne il lavoro, il che in genere
rende nervosi i collettori dei medesimi sudati siti :)
ma spesso i testi non sono affatto free, o public domain, ecc.
e anche nel caso, non a tutto quello che vedi sul sito riesci poi ad
arrivare.
se il sito e' dinamico, cioe' ti fornisce il testo con una query asp, php
ecc., anziche' con una normale pagina html, in locale rischi di trovarti
solo del gran marasma.
latinlibrary per esempio anche in locale funziona bene. ed e' tanto comoda.
puoi puntarti sulla cartella e fare 'cerca' ...
Post by Alessandro Iannucci
devi avere un computer con la pancia di mille balene, nonche' un sistema di
collegamento in fibre aerospaziali, o tutta sta meraviglia e possibile anche
con una modesta LAN a 2 Mb?
un sito in genere non occupa molto spazio, visto che sul web lo spazio
spesso costa molto. sul portatile la dir \text sta comunque crescendo, ogni
tanto ne faccio una copia su un paio di pc. e' il tempo che non basta mai, e
a cercare di tenere in ordine ce ne vuole molto, non e' automatizzabile...
quanto alle linee, ho una dedicata 2 mbit in ufficio e l'alice piccola a
casa. bastano. in genere sono i computer e le linee ad aspettare noi, non il
contrario...
Post by Alessandro Iannucci
"L'Intrepido", "Il Monello", e poi "Lanciostory" e "Skorpio": subito dopo i
fumetti dei supereroi della Marvel (e l'immarcescibile Tex), mi sono formato
anche su queste letture, oltre che su "Delitto e castigo", l'immancabile HH,
e i vari Senofonte, Seneca, etc.; "Lanciostory", in particolare, ha avuto il
pregio di lanciare in Italia fumetti di grande qualita, p. es. la saga dell'
"Eternauta". cioe', i fumetti non sono poi cosi' male; anzi. purche' si
legga (come dice Pennnac, ma lo diceva gia' appunto HHesse che, forse
esagerando, considerava salutare e ottima pratica di lettura anche quella
dell'elenco telefonico).
saluti, a.
un mio amico alle superiori aveva iniziato a leggersi la treccani, a partire
dalla lettera 'a'. non so quanto sia andato avanti. io spesso leggo le
etichette dell'acqua minerale (quando sono in vena a' la khayyam, anche
quelle del vino, che ultimamente stanno raggiungendo apici letterari degni
di nota :)

certo, i fumetti sono cruciali. ma giustamente tu dici che ti sei formato
*anche* su queste letture. io pure. i supereroi e tex, e poi peanuts, bc,
doonesbury, calvin+hobbes sono fra i miei capisaldi. ma non da soli,
appunto. invece la mia impressione e' che il libro, cartaceo o elettronico,
stia diventando alquanto alieno. almeno qui da noi. sara' che noi
mediterranei siamo cosi' allegri e spensierati :)

ciao, j.
Massimo Manca
2004-01-15 00:49:13 UTC
Permalink
Post by javalab
per textkit io ho usato teleport,
Volevo scaricarlo anch'io per metterlo nella mia distribuzione Linux, ma
purtroppo i testi non sono ridistribuibili :(
--
"Il quoting è una sovrastruttura borghese" (post su IIS)
it.cultura.classica: http://digilander.iol.it/mmanca
javalab
2004-01-15 00:22:57 UTC
Permalink
"Massimo Manca"
Post by Massimo Manca
Volevo scaricarlo anch'io per metterlo nella mia distribuzione Linux, ma
purtroppo i testi non sono ridistribuibili :(
be', e' comprensibile, come si diceva. in genere c'e' un lavoro notevole,
fra scansioni ecc. --
gia' non e' poco che le mettano scaricabili, calcolando una spiccata
tendenza anglosassone a essere inflessibili sul denaro. ma pensa per
contrasto alla gallica, dove hanno apposta complicato le cose, imho oltre
l'accettabile...

pero' se la tua e' una cosa no-profit, school-oriented (scusate, oltre che
di informatica faccio esercizio di inglese, cosi' poi mi manca solo
l'impresa) io gli manderei un mail chiedendo se -- con le dovute citazioni
ed evidenziazioni -- ti autorizzano, almeno per una parte.

la 'tua' distribuzione linux in che senso ?

ciao, j.
Massimo Manca
2004-01-15 10:01:04 UTC
Permalink
Post by javalab
be', e' comprensibile, come si diceva. in genere c'e' un lavoro notevole,
fra scansioni ecc. --
O aggirato la faccenda mettendo un semplice voce al menu KDE: "scarica
testi e grammatiche". Se ci clicchi, va alla URL.
Post by javalab
la 'tua' distribuzione linux in che senso ?
Si chiama KlassiX, ed è un live-CD basato su Mandrake 9.2 pensato per chi
ha a che fare con il mondo antico: software per TLG-PHI, font greci,
programmi didattici, bookmark, ecc. In questi giorni sono molto impegnato;
ma contavo di dare gli ultimi ritocchi e mettere tutto online entro un
mesetto.
--
"Il quoting è una sovrastruttura borghese" (post su IIS)
it.cultura.classica: http://digilander.iol.it/mmanca
Massimo Manca
2004-01-15 10:18:10 UTC
Permalink
Post by Massimo Manca
O aggirato
Bello, eh? >:)
Post by Massimo Manca
Post by javalab
la 'tua' distribuzione linux in che senso ?
Si chiama KlassiX,
Per il momento ho piazzato un paio di schermate su ICClsalotto: ditemi che
ve ne pare, che accetto ogni sorta di suggerimenti.

http://it.groups.yahoo.com/group/ICClsalotto/files/
--
"Il quoting è una sovrastruttura borghese" (post su IIS)
it.cultura.classica: http://digilander.iol.it/mmanca
javalab
2004-01-15 11:27:55 UTC
Permalink
"Massimo Manca"
Post by Massimo Manca
http://it.groups.yahoo.com/group/ICClsalotto/files/
gruppi yahoo ? hmmm... aspettero' che pubblichi la cosa.
ciao, j.
javalab
2004-01-15 09:20:56 UTC
Permalink
"Massimo Manca"
Post by Massimo Manca
Si chiama KlassiX, ed è un live-CD basato su Mandrake 9.2 pensato per chi
ha a che fare con il mondo antico: software per TLG-PHI, font greci,
programmi didattici, bookmark, ecc. In questi giorni sono molto impegnato;
ma contavo di dare gli ultimi ritocchi e mettere tutto online entro un
mesetto.
complimenti, veramente una bella idea. siamo in attesa dell'indirizzo.
ciao, j.
Massimo Manca
2004-01-15 11:08:32 UTC
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Post by javalab
complimenti, veramente una bella idea. siamo in attesa dell'indirizzo.
Sì; ci vorrà un po' perché ho attualmente una catasta di cose da fare,
e anche perché vorrei testare abbastanza a fondo la sicurezza hardware
(la prima versione di MDK 9.2 bruciava i lettori LG; la colpa era del
firware LG, ma comunque non fa piacere). Inoltre, non tutto quello che si
vede nei menù è già attivo effettivamente (però il TLG già funge, e
OpenOffice apre perfettamente la mia tesi di dottorato di 500 pagine con
tabelle e greco. Anche Internet va); inoltre, bisognerebbe stare a
controllare tutte le licenze, perché è un attimo non accorgersi che hai
infilato un font non ridistribuibile. comunque esiste un progetto del
genere (basato su Debian-Knoppix) a cura della Cattolica:
http://eduknoppix.dmf.unicatt.it/
--
"Il quoting è una sovrastruttura borghese" (post su IIS)
it.cultura.classica: http://digilander.iol.it/mmanca
Alessandro Iannucci
2004-01-16 22:44:16 UTC
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Post by javalab
teleport costa qualcosa, non molto
http://www.tenmax.com/teleport/pro/home.htm
un altro programma simile, free, e' httrack.
www.httrack.com
direi sia win che n*x
ciò provato, col secondo che hai detto; nulla. credo di aver sbagliato
qualcosa nel rispondere alla domanda sul proxy, se lo volevo o no. o forse
ho indicato il proxy sbagliato. sapessi come funziona un proxy, magari
riuscirei a capire. ripasso un po' di internet, magari in inglese ma con
l'intrapresa no, non ce la fo a mettermi alla pari...
Post by javalab
l'lsj non so bene cosa sia, spero non un giornale lisergico :)
e' il famoso dizionario di greco di cui si e' parlato. lsj sta per
liddel-scott-jones, i promotori di quel dizionario piu' che gli autori. si
trova on-line al sito di perseus www.perseus.tufts.edu, magari se a te il
teleport funziona mi istruisci.
ma credo appunto che ci sian problemi di copyr.
Post by javalab
latinlibrary per esempio anche in locale funziona bene. ed e' tanto comoda.
puoi puntarti sulla cartella e fare 'cerca' ...
provero'. ma c'e il rischio di trovarmi il computer inondato da massime
senecane...
Post by javalab
un mio amico alle superiori aveva iniziato a leggersi la treccani, a partire
dalla lettera 'a'. non so quanto sia andato avanti.
mi ricorda il protagonista di un libro malriuscito e a torto celebrato di
Sartre, La Nausea. ma non ricordo bene cosa leggesse quel tale, a partire
appunto dalla "A". se non sbaglio tutti i volumi di una biblioteca a partire
dall'intestazione dei rispettivi autori, e forse era arrivato a qualcosa
tipo "D" o "F". ma "La nausea" (di cui l'unica cosa riuscita e' il titolo,
appunto) e' uno di quei libri che non rileggerei mai.
Post by javalab
io spesso leggo le
etichette dell'acqua minerale (quando sono in vena a' la khayyam, anche
quelle del vino, che ultimamente stanno raggiungendo apici letterari degni
di nota :)
ci provero', coi vini. l'acqua minerale, diceva mio nonno, va bene per farsi
la barba. non so che uso facesse delle etichette...
Post by javalab
certo, i fumetti sono cruciali. ma giustamente tu dici che ti sei formato
*anche* su queste letture. io pure. i supereroi e tex, e poi peanuts, bc,
doonesbury, calvin+hobbes sono fra i miei capisaldi. ma non da soli,
appunto. invece la mia impressione e' che il libro, cartaceo o
elettronico,
Post by javalab
stia diventando alquanto alieno. almeno qui da noi. sara' che noi
mediterranei siamo cosi' allegri e spensierati :)
si, hai ragione. quello che non capisco, pero', e' l'affollamento delle
librerie nel periodo pre-natalizio. vabbe', i libri fanno pure arredamento,
ma mica tanto.
saluti, a.
javalab
2004-01-17 19:11:40 UTC
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"Alessandro Iannucci"
Post by Alessandro Iannucci
ciò provato, col secondo che hai detto; nulla. credo di aver sbagliato
qualcosa nel rispondere alla domanda sul proxy, se lo volevo o no. o forse
ho indicato il proxy sbagliato. sapessi come funziona un proxy, magari
riuscirei a capire. ripasso un po' di internet, magari in inglese ma con
l'intrapresa no, non ce la fo a mettermi alla pari...
se ti connetti da casa, non dovrebbe essercene bisogno, a meno che tu non
abbia montato un firewall che ti fa anche da proxy (ma da quel che dici,
direi di no :)

dal lavoro, se c'e' un proxy, il provider-ced-quel-che-e' di unife.it
dovrebbe averti detto come configurare il browser. usi oe55, quindi suppongo
iexplorer, dal cui menu' strumenti | opzioni internet | connessioni |
impostazioni lan dovresti vedere se e' attivato il proxy, nome e porta, p.e.
proxy.unife.it:8080. se c'e', mettilo anche nelle opzioni di httrack.
almeno, ho guardato adesso l'help di httrack e direi sia cosi'.
Post by Alessandro Iannucci
Post by javalab
l'lsj non so bene cosa sia, spero non un giornale lisergico :)
trova on-line al sito di perseus www.perseus.tufts.edu
gran bella homepage con cartina e istogramma, anche se poi quella sui
classici sono 230k di solo html.
direi sia appunto un sito dinamico, con un db che genera le pagine al volo.
per gli inni omerici i collegamenti che vedi nella barra di stato in basso
sono del tipo
http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0137%3Ahymn%3D15
cioe' quando clicchi passi al db un paio di parametri, chiedendo il testo
a1999.01.0137 e in particolare l'inno d15, d16...
in questi casi i programmi fanno quello che possono, cioe' in genere vanno
in palla.
ho dato a httrack come start link quello della pagina dei classici: c'e'
stato a pensare un paio di minuti, poi e' schizzato fuori con un nulla di
fatto.
Post by Alessandro Iannucci
ma credo appunto che ci sian problemi di copyr.
ecco, fra l'altro.
Post by Alessandro Iannucci
Post by javalab
latinlibrary
provero'. ma c'e il rischio di trovarmi il computer inondato da massime
senecane...
sol che poi non ti metti a incendiare ferrara strimpellando sulla chitarra
canzoni di zucchero, va benone. anche non considerando i souvenir estensi, i
buskers poi dove si darebbero appuntamento ?
Post by Alessandro Iannucci
ci provero', coi vini. l'acqua minerale, diceva mio nonno, va bene per farsi
la barba. non so che uso facesse delle etichette...
se anche lo scopri, sii gentile e non dirlo.
pero' chissa' la schiuma con le bollicine...
Post by Alessandro Iannucci
si, hai ragione. quello che non capisco, pero', e' l'affollamento delle
librerie nel periodo pre-natalizio. vabbe', i libri fanno pure
arredamento,
Post by Alessandro Iannucci
ma mica tanto.
mi sono accorto che e' il primo natale in assoluto che non compro ne' regalo
libri. in compenso vorrei sapere se davvero da lunedi' telecom triplica la
banda di alice...

ciao, j.
Alessandro Iannucci
2004-01-19 16:36:29 UTC
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Post by javalab
dal lavoro, se c'e' un proxy, il provider-ced-quel-che-e' di unife.it
dovrebbe averti detto come configurare il browser. usi oe55, quindi suppongo
iexplorer, dal cui menu' strumenti | opzioni internet | connessioni |
impostazioni lan dovresti vedere se e' attivato il proxy, nome e porta, p.e.
proxy.unife.it:8080. se c'e', mettilo anche nelle opzioni di httrack.
...
Post by javalab
sol che poi non ti metti a incendiare ferrara strimpellando sulla chitarra
canzoni di zucchero, va benone. anche non considerando i souvenir estensi, i
buskers poi dove si darebbero appuntamento ?
d'accordo che in internet non c'è anonimato; ma qui poco ci manca che tu
sappia cosa ho mangiato stamattina a colazione. per parte mia ho provato a
guardare il sito da cui posti e non ciò capito un'acca.
grazie mille per le informazioni, ti saprò dire.
saluti, a.
javalab
2004-01-19 17:02:18 UTC
Permalink
"Alessandro Iannucci"
Post by Alessandro Iannucci
d'accordo che in internet non c'è anonimato; ma qui poco ci manca che tu
sappia cosa ho mangiato stamattina a colazione. per parte mia ho provato a
guardare il sito da cui posti e non ciò capito un'acca.
grazie mille per le informazioni, ti saprò dire.
saluti, a.
prova a premere ctrl-f3 mentre sei puntato su un mio messaggio...
quelle righe, vulgo headers, contengono parecchie informazioni...
ciao, j.
Nico Narsi
2004-01-19 17:18:23 UTC
Permalink
Post by Alessandro Iannucci
per parte mia ho provato a
guardare il sito da cui posti e non ciò capito un'acca.
...suvvia, tra Ferrara e Modena non c'è poi una gran distanza :-)..

Nico

--
Pal : " uno stravagante ed incredibile programmatore del newsgroup
it.comp.lang.visual-basic "
javalab
2004-01-19 17:58:28 UTC
Permalink
"Nico Narsi"
Post by Nico Narsi
Post by Alessandro Iannucci
per parte mia ho provato a
guardare il sito da cui posti e non ciò capito un'acca.
...suvvia, tra Ferrara e Modena non c'è poi una gran distanza :-)..
Nico
--
Pal : " uno stravagante ed incredibile programmatore del newsgroup
it.comp.lang.visual-basic "
:)

se nel 1598 chiedevi a cesare d'este, gli dev'essere sembrata lunghissima...

ciao, j.
Sergio Audano
2004-01-19 20:29:48 UTC
Permalink
Post by javalab
se nel 1598 chiedevi a cesare d'este, gli dev'essere sembrata
lunghissima...
Si dice che uscì da Ferrara in lacrime fingendo di leggere una lettera...la
storiografia lo dipinge in chiave sempre negativa, ma forse era un brav'uomo
(almeno non aveva il Tasso sulla coscienza:-)
javalab
2004-01-19 20:41:38 UTC
Permalink
"Sergio Audano"
Post by javalab
Post by javalab
se nel 1598 chiedevi a cesare d'este, gli dev'essere sembrata
lunghissima...
Si dice che uscì da Ferrara in lacrime
<larmoyant>
avrei pianto e singhiozzato anch'io, e molto. la famiglia fa l'addizione, la
citta' diventa bella e fascinosa come poche (poche al mondo, per quel minimo
che ho visto), e zac! lo bollano e lo spediscono in sti padugli, che c'era
praticamente il duomo, magnifico quanto vuoi, ma intorno proprio pochino...
</>

ciao, j.

i***@tiscalinet.it
2004-01-17 11:32:05 UTC
Permalink
Post by javalab
e' un programma per scaricare siti da guardarsi poi sul pc in locale.
Il mio intervento non vuole essere pedante, ma solo informativo.
Teleport è un oggetto *molto* agrressivo, che può mettere alla frusta
un web server scaricando centinaia di richieste al secondo,
potenzialmente mandandolo in crash e, a seconda di come è configurato
il web server e il peso della applicazione, può delineare un vero e
proprio piccolo attacco DOS che crea difficoltà di accesso ad altri
utenti (il tutto è noto com "hammering" e non è molto apprezzato dai
webmaster)

Poichè conosco da lungo tempo il grado di civiltà e cortesia che anima
Iccl, dico questo non per salire in cattedra né per fare il grillo
parlante ma perchè sono portato a pensare che nessuno di voi vorrebbe
involontariamente creare danni sia pure involontariamente o passare
per vandalo (giusto per mantenere un esile IT)

Il mio invito: dovrebbe essere possibile configurare Teleport (o
applicazioni del genere tipo NetVampyre) in modo che le richieste
fatte al web server siano telematicamente 'garbate', ovvero
siggnificativamente diradate nel tempo da consentire al server di
riprendere fiato.

Perdonate il mio avviso e un saluto a tutti

Daniele
ex cadetblue
javalab
2004-01-17 12:38:50 UTC
Permalink
Post by i***@tiscalinet.it
Il mio intervento non vuole essere pedante, ma solo informativo.
Teleport è un oggetto *molto* agrressivo, che può mettere alla frusta
un web server scaricando centinaia di richieste al secondo,
si', hai ragione, e fai benissimo a ricordarlo.
di solito cerco di utilizzare le opzioni del tab 'netiquette'.
anche in httrack, normalmente metto un tetto byte/sec ragionevolmente basso.

comunque solo una volta mi e arrivato un messaggio del tipo
'ehi, troppe richieste, stai usando un programma'.
ho settato 1 richiesta al secondo, e con calma e' arrivato.

prima di lanciare scarichi, e' fra l'altro bene cercare un file robots.txt,
in radice.
es.: www.foo.com/robots.txt
se il browser da' errore, il webmaster non ha voluto o saputo indicare
limiti.
se il testo c'e', normalmente vi sono indicate le cartelle da non
indicizzare / scaricare.

ciao, j.
Nicola Basile
2004-01-10 17:42:28 UTC
Permalink
Sergio Audano ha scritto:

essendo il
Post by Sergio Audano
sistema verbale più complesso di quello greco
Scusa, ma devo dissentire! Che il sistema verbale greco sia più
semplice di quello latino è opinione stranamente diffusa ma, a mio
avviso, priva di fondamento. La lingua greca, infatti, presenta un'
organizzazione verbale complessa e ben definita morfologicamente.
Basti pensare al fatto che tutto il sistema verbale era articolato
secondo un preciso criterio di opposizioni tematiche che riflettevano
una diversa indicazione della qualità del verbo, ovvero tre diverse
prospettive di 'inquadratura' della realtà percepita come durativa,
momentanea e resultativa. Eppure proprio l'aspettualità, che
costituisce l'asse strutturato su cui tutto il sistema verbale greco è
costruito, è troppo spesso sinteticamente proposta nella manualistica
o trascurata nella prassi scolastica.
E si torna al punto di partenza...cioè l'esile spazio dedicato alla
sintassi greca! Un'insana tradizione è riuscita a manipolare una
lingua fino al punto di 'corroderla', di 'falsarla' nella sua stuttura. E
così
una ridda di docenti e di studenti mitizza il rigore normativo del latino
e
crede ancora che il greco sia difficile solo perché presenta un altro
sistema alfabetico, ma che sintatticamente sia di certo più semplice.
Ma da dove si origina questa tradizione? Beh credo che Gentili non
c'entri, penso invece che si debba tornare molto più indietro, al tempo
in cui la lingua latina è stata per così dire 'santificata' (per secoli
infatti
lingua ufficiale della Chiesa cattolica) e quella greca circoscritta ad un
circolo di 'viziosi' perché lingua 'pagana'. :-)

per molti anni, nello
Post by Sergio Audano
studio normativo delle lingue antiche, è maggiormente prevalso il principio
della similitudine tra le due lingue piuttosto che quello della loro
diversità.
Mi spiace, ma neanche su questo sono molto d'accordo. Quasi tutti i
manuali di sintassi, che mettono a confronto le due lingue,
generalmente propongono una prospettiva che mette in luce
prevalentemente le differenze al fine di dimostrare il rigore della
sintassi latina e la flessibilità di quella greca.
A presto
Nicola
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Sergio Audano
2004-01-10 22:40:38 UTC
Permalink
Post by Sergio Audano
essendo il
Post by Sergio Audano
sistema verbale più complesso di quello greco
E' stato un mio lapsus per "latino", come Teo ha opportunamente notato:
condivido in pieno tutte le osservazioni!
Post by Sergio Audano
Ma da dove si origina questa tradizione? Beh credo che Gentili non
c'entri
Penso che sia un lapsus per Gentile (Giovanni) non credo che tu stia
parlando di Bruno Gentili (per altro anche ottimo latinista, seppure solo
marginalmente)...
Post by Sergio Audano
per molti anni, nello
Post by Sergio Audano
studio normativo delle lingue antiche, è maggiormente prevalso il
principio
Post by Sergio Audano
della similitudine tra le due lingue piuttosto che quello della loro
diversità.
Mi spiace, ma neanche su questo sono molto d'accordo. Quasi tutti i
manuali di sintassi, che mettono a confronto le due lingue,
generalmente propongono una prospettiva che mette in luce
prevalentemente le differenze al fine di dimostrare il rigore della
sintassi latina e la flessibilità di quella greca.
A presto
Nicola
Posso essere d'accordo per la sintassi, ma penso converrai che per la
morfologia le analogie sono di gran lunga privilegiate rispetto alla
differenze, soprattutto nei manuali più tradizionali: si pensi
all'accostamento tra le declinazioni, alle indubbie affinità lessicali di
molti termini. infatti la presunta flessibilità della lingua greca rispetto
all'altrettanto presunta "logica" del latino era un dato riferito alla
sintassi, non certo alla morfologia!
A presto
Sergio
Nicola Basile
2004-01-11 00:59:53 UTC
Permalink
Post by Sergio Audano
E' stato un mio lapsus per "latino", come Teo ha opportunamente
notato

Infatti mi sembrava strano, ...
Ergo, siamo d'accordo e mi fa piacere.
Post by Sergio Audano
Post by Nicola Basile
Ma da dove si origina questa tradizione? Beh credo che Gentili non
c'entri
Penso che sia un lapsus per Gentile (Giovanni) non credo che tu stia
parlando di Bruno Gentili (per altro anche ottimo latinista, seppure solo
marginalmente)...
Un lapsus ciascuno... quindi siamo pari :-)
Post by Sergio Audano
Post by Nicola Basile
Mi spiace, ma neanche su questo sono molto d'accordo. Quasi
tutti i
Post by Sergio Audano
Post by Nicola Basile
manuali di sintassi, che mettono a confronto le due lingue,
generalmente propongono una prospettiva che mette in luce
prevalentemente le differenze al fine di dimostrare il rigore della
sintassi latina e la flessibilità di quella greca.
A presto
Nicola
Posso essere d'accordo per la sintassi, ma penso converrai che
per la
Post by Sergio Audano
morfologia le analogie sono di gran lunga privilegiate rispetto alla
differenze, soprattutto nei manuali più tradizionali: si pensi
all'accostamento tra le declinazioni, alle indubbie affinità lessicali di
molti termini. infatti la presunta flessibilità della lingua greca rispetto
all'altrettanto presunta "logica" del latino era un dato riferito alla
sintassi, non certo alla morfologia!
A presto
Sergio
Sono pienamente d'accordo per la morfologia. Il discorso mio, infatti,
era incentrato unicamente sulla sintassi.
Ciao e a presto
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Teo Orlando
2004-01-11 17:30:01 UTC
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Post by Sergio Audano
Posso essere d'accordo per la sintassi, ma penso converrai che per la
morfologia le analogie sono di gran lunga privilegiate rispetto alla
differenze, soprattutto nei manuali più tradizionali: si pensi
all'accostamento tra le declinazioni, alle indubbie affinità lessicali di
molti termini. infatti la presunta flessibilità della lingua greca rispetto
all'altrettanto presunta "logica" del latino era un dato riferito alla
sintassi, non certo alla morfologia!
A presto
Sergio
Approfitto di questa discussione per proporre un vecchio articolo di
Umberto Eco, risalente al 1972, in cui il semiologo confutava
brillantemente (anche se con alcuni vezzi ideologici tipici dell'epoca
in cui l'ha scritto) l'antico e radicato pregiudizio del latino come
"lingua logica" . Riproduco l'intero articolo anche perché il libro di
Eco è esaurito - uno dei pochi fuori commercio scritti dall'autore de
"Il nome della rosa" (e quindi non penso ci siano problemi di diritti
d'autore).

IL LATINO COME CASTIGO

Sono molto contento di avere imparato il latino (anche se sono
scontento del modo doloroso con cui mi è stato imposto); sono molto
contento di conoscerlo per quel tanto o quel molto che mi serve e
vorrei conoscerlo meglio: anche perché il lavoro di alcuni anni sul
latino medievale mi ha rovinato quello classico. Questa mia
professione di rispetto verso il latino non significa però che io
riteng che debba essere insegnato a tutti. Ho faticato tanto a
impararmi l'inglese da solo (e male) che mi chiedo se non sarebbe
stato meglio impararmi a scuola l'inglese, con calma e profondità, per
poi impararmi il latino da solo e probabilmente in meno degli otto
anni fatidici impiegati dal sistema scolastico per rendermelo appena
appena familiare.
Ma il discorso non è se convenga o no insegnare il latino. Tanto lo
sappiamo tutti che i propositi con cui si avanza questa proposta sono
intimamente malvagi. Si sa che il latino così come viene insegnato è
una cosa dura e umiliante e lo si ripropone per obbligare gli
studenti, che negli ultimi anni hanno rialzato un po' troppo la testa,
a fare un lavoro umiliante che li renda più umili. Perché, lo si sa,
l'umiltà è una virtù utile al giusto funzionamento della società, e
l'umiltà nasce dall'umiliazione. Lo hanno detto tutti, anche Pasolini:
"Credo che il latino sia formativo... E poiché sono per tutto quello
che riporti indietro la formazione dei giovani e l'allontani da
un'idea falsa e confusionaria di progresso...". Anche Parise:
"...farlo studiare può essere un modo per costringere questa massa di
insipidi capelloni a mettere la testa nell'acqua...".
Anche Dario Bellezza: "Poiché l'andazzo della scuola è ormai quello
che è, ben venga il latino. Studiarlo serve come una punizione a tutti
quelli che considerano lo studio qualcosa di aleatorio ed
esornativo...".
E se lo dicono costoro, che pure sono intellettuali democratici, cosa
volete che dica il ministro Scalfaro: che bisogna leggere Marx in
tedesco?
Il fatto che mi colpisce però è un altro. È l'ostinazione con cui
personaggi anche di indubbia competenza filosofica e linguistica
ricorrono ancora, a sostegno dell'insegnamento del latino (e persino
quando sarebbero propensi a mantenerne* l'abolizione), alla tesi
seguente: il latino è una lingua razionale, che insegna a ragionare.
L'unico filologo classico che abbia avuto la faccia tosta di negarlo,
e con argomenti storici, è stato Benedetto Marzullo. Ma è un
ragazzaccio**.
Ora state a sentire: dire che il latino insegna a ragionare in modo
corretto significa dire che tra la lingua e il pensiero intercorrono
dei rapporti molto precisi, il che è giusto. Ma significa dire di più:
che vi è un modo di pensare universale e che vi è una lingua che è più
universale delle altre perché i suoi meccanismi si identificano coi
meccanismi di pensiero.
Ora, che vi sia un modo di pensare universale (e cioè leggi universali
della ragione che valgono tanto per un cinese quanto per un tedesco) è
ipotesi filosofica illustre che non deve essere discussa in questa
sede, anche se può essere discussa.
Il problema, su cui la scienza linguistica contemporanea sta
discutendo, è se esistano universali linguistici - e cioè regole
morfologiche e semantiche uguali per tutte le lingue. Ma questo non
significa affermare che ogni lingua è uguale all'altra: significa al
massimo dire che vi sono strutture profonde dell'articolazione logica
del pensiero che si manifestano in modi diversi in lingue diverse. Se
ciò fosse vero, allora insegnare il latino sarebbe lo stesso che
insegnare il basco, posto che in entrambe le lingue funzionerebbero le
stesse strutture logiche di base.
Quindi dire che il latino è la lingua razionale per eccellenza non
dipende da uno sviluppo ragionato del discorso precedente: è
manifestazione ingenua dell'ignoranza di questo discorso.
I fatti (anche se storici) sono fatti: Aristotele costruisce le sue
categorie logiche sul modello delle categorie grammaticali del greco:
e siccome si trova di fronte a una lingua che funziona per
attribuzione di predicato a un soggetto, pensa che vi siano delle
sostanze a cui ineriscono delle proprietà. Se fosse partito da
un'altra lingua avrebbe filosofato nello stesso modo?
Nel medioevo i Modisti costruiscono una grammatica speculativa che
cerca di individuare modi di significare comuni a tutti gli esseri
umani; ma anche qui i modi di significare sono quelli del latino.
L'ipotesi della universalità del pensiero riposa sull'assunzione
(ingenua) che vi sia una sola lingua parlabile. I Modisti parlano il
latino e forniscono modelli di ragionamento al pensiero occidentale.
Siccome poi parlavano un latino che ad Orazio avrebbe fatto venire i
vermi ("respondeo dicendum quod"), ecco che l'ideologia della
universalità del latino classico riposa sulle conseguenze di una
estrapolazione logica compiuta sulla base linguistica di un latino che
non è quello che si vuole insegnare nelle scuole (ma che si insegnava
nelle Scholae). Splendido.
Conseguenza: il latino è la lingua del pensiero solo per chi sa solo
il latino. Chi sa altre lingue scopre che vi sono anche dei modi di
pensare diversi. Di conseguenza, il latino insegna un'ottima
disciplina logica del pensiero, ma a patto che lo studente apprenda
che ve ne sono anche altre e che quindi impari l'inglese (che non
procede per consecuzione grammaticale e logica ma per giustapposizione
di evidenze: e certe volte è più utile identificare due premesse
discordanti che trarre un'unica conclusione da un'unica premessa) e
poi la logica formale (che tratta le implicazioni logiche con regole
che non sono quelle della consecutio temporum) e poi la grammatica
trasformazionale, che magari per tanti aspetti è debitrice all'analisi
logica universalistica del latino, ma ha il vantaggio di applicarsi
alla lingua che noi parliamo e quindi insegna a ragionare in base
all'esperienza quotidiana.
Se si insiste sul latino è anzitutto perché non si sanno queste cose
(forse per colpa del troppo latino) e in secondo luogo perché la
posizione dei Modisti è la più comoda: che bello credere che le leggi
della logica siano quelle che ci ha insegnato la mamma (o il
professore di latino!).
Col che si scopre che l'ossessione del latino è una manifestazione di
pigrizia culturale, o forse di forsennata invidia: "Voglio che anche i
miei figli abbiano gli orizzonti ristretti che ho avuto io; altrimenti
non potranno obbedirmi quando li comando."
Ripeto che sarò felicissimo se, lasciati liberi di scegliere, molti
giovani sceglieranno di studiare il latino. Non solo perché è una
lingua che ha dato opere importanti e che permette di capire tanta
parte della nostra storia: ma perché permette anche di capire secondo
quale logica agisce il Tutore dell'Ordine Pedagogico.
(1972)

Umberto Eco, "Il costume di casa. Evidenze e misteri dell'ideologia
italiana", Milano, Bompiani, 1973, pp. 78-80.

* refuso per `sostenerne'.
** In realtà lo fece anche Giorgio Pasquali, nelle Pagine stravaganti
di un filologo I, Firenze, Le Lettere, 1994 (ed. orig. Sansoni,
1933-1951), "Il latino in iscorcio", pp. 123-133, dove parla di
"leggenda" su una speciale logica grammaticale che in realtà "non c'è
mai stata in latino" e nemmeno "in Cicerone è così "logica" come nei
manuali", e stigmatizza l'imposizione di "regole immaginarie-- feroci
quanto fantastiche" sovrapposte alla lingua vera degli autori latini].

In margine, vorrei ricordare che, oltre al citato articolo di
Pasquali, anche Guido Calogero aveva smitizzato la leggenda della
coincidenza tra il latino, come veniva insegnato nella scuola
italiana, e il pensiero logico. Cfr. i saggi raccolti nel volume
"Scuola sotto inchiesta", Torino, Einaudi, 1965, pubblicati per lo più
su "Il Mondo" negli anni '50-60. In particolare, "Il panlatinismo"
(pp. 35-45) e "I boati dell'Antiroma e la logica del latino", una
vivace polemica con Paratore (pp. 90-93).
Per parte mia, mi limito a sottolineare che la cosiddetta "analisi
logica", intesa come una tassonomia sintattico-grammaticale applicata
in primis alle lingue classiche e anche a quelle moderne, ha
senz'altro una sua validità, purché ripensata criticamente (come del
resto la stessa grammatica generativa mostra). L'unico equivoco che
vorrei fugare è quello per cui essa avrebbe qualcosa a che fare con la
logica vera e propria, che invece è uno strumento deduttivo di
carattere prevalentemente matematico. Confondere le due cose è tipico
delle vecchie babbione (e babbione) che la logica non l'hanno mai
studiata e non la conoscono minimamente. Provate a chiedere a una
babbiona che ripete come un pappagallo che il latino coincide con la
logica e che insegna a ragionare che cosa sia una tavola di verità,
un'implicazione materiale, una regola di inferenza o un quantificatore
universale (o, per restare nell'antichità classica, come si riconduce
alla prima figura un sillogismo in Baroco) e scoprirete un'assoluta
ignoranza.
Cfr. anche, sul rapporto tra il latino e la cosiddetta analisi logica,
questi due link:
http://www.mauriziopistone.it/discussioni/scuola.html#analisi_logica
http://www.mauriziopistone.it/discussioni/classici.html#analisi_logica_latino

Teo Orlando
Nicola Basile
2004-01-11 18:21:25 UTC
Permalink
Post by Teo Orlando
Approfitto di questa discussione per proporre un vecchio articolo di
Umberto Eco, risalente al 1972, in cui il semiologo confutava
brillantemente (anche se con alcuni vezzi ideologici tipici dell'epoca
in cui l'ha scritto) l'antico e radicato pregiudizio del latino come
"lingua logica" . Riproduco l'intero articolo anche perché il libro di
Eco è esaurito - uno dei pochi fuori commercio scritti dall'autore de
"Il nome della rosa" (e quindi non penso ci siano problemi di diritti
d'autore).
Grazie per la bella lettura regalata... non conoscevo questo vecchio
articolo di Eco.



L'unico equivoco che
Post by Teo Orlando
vorrei fugare è quello per cui essa avrebbe qualcosa a che fare con la
logica vera e propria, che invece è uno strumento deduttivo di
carattere prevalentemente matematico. Confondere le due cose è tipico
delle vecchie babbione (e babbione) che la logica non l'hanno mai
studiata e non la conoscono minimamente.
Purtroppo tante sono le "babbione" che ripetono agli studenti la solita
'solfa': "il latino, ragazzi, è la lingua logica per eccellenza, insegna a
ragionare..."!! Beh... queste babbione sono quasi l'esempio vivente
del contrario.
Insomma, come si fa ad affermare che una lingua sia più logica di
un'altra? Il che equivarrebbe a dire che ci sono lingue (che le
babbione ignorano) organizzate su strutture illogiche...o che chi non
studia il latino non sa ragionare...Questo è davvero troppo pure per un
classicista convinto come me! Hai ragione tu, concordo pienamente,
queste babbione non hanno mai studiato la logica!
Ciao, Nicola
--
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