Post by javalabinteressa qualcosa a qualcuno se l'iliade c'entra o no ?
Il punto è, forse, un altro: quel che lascia perplessi (non è il caso tuo,
cmq) è che taluni, basandosi magari su letture liceali (o su riduzioni,
traduzioni, etc.), si siano stracciati le vesti o in ogni caso abbiano
manifestato ironico disappunto per il fatto che l'azione della guerra di
Troia così come ricostruita dalla propria fantasia poi non trovi un esatto
parallelo nella messinscena di Petersen/Benioff... tanto più quando caso
vuole (e ve ne sono parecchi, di questi "casi"...) che il film invece si
dimostri più aderente all'immaginario iliadico di quanto fossero le loro
private visualizzazioni mentali così come esternate _toto orbe_ (cmq ci
"cascano" anche i prof: vedi le tende del Pavese, l'Achille troppo bello
della Cantarella...) :-)
Post by javalaba sparta ci sono arrivato col serbatoio rotto, e non ero in
motoscafo, e continuo a chiedermi in che rigagnolo elena andasse a
nuotare e in che tornante del taigeto potesse situarsi il porto del
film.
Posso risponderti io? :-): basta andarsi a rileggere l'Iliade: 3,443-445.
L'isoletta "Cranae" è davanti al porto di Sparta: lontanuccio, tant'è, ma
pur sempre porto della città, fin da tempi molto antichi: l'odierna Gythion.
http://www2.rgzm.de/Navis2/Home/HarbourFullTextOutput.cfm?HarbourNR=Gytheion
Con tutte le scorciature del caso, è a questo che il film probabilmente
intendeva alludere, con quella Sparta "stranamente su una scogliera a picco
sul mare" (così Carlo Odo Pavese).
Post by javalabe gli odiseei che, a
differenza di quanto ricordi tu, biondi non sono, non in troy.
Si potrebbe scrivere molto su Odisseo (che comunque, un'iconografia
consolidata, dalle origini antiche -vi risparmio il riferimento al LIMC-
vuole, appunto, scuro di capelli e complessione -in tempi sospetti taluni
riassunsero il fenotipo come: "levantino")...
La prof., ovviamente, ricorda bene: si pensi p.e. a Odissea 13, 397 e 431;
ma molto è stato scritto -di contro- sulla barba e complessione scura
(_melanchroies_, _kyaneos_) del Nostro in 16,436. A complicare il tutto sta
l'aggettivo _hyakinthinos_ di 6,231, sempre in riferimento alla chioma (e
questo portò p.e. Graves ad immaginare un Odisseo rossiccio): su cui,
dottamente ha dissertato una specialista in materia di colori nella Grecia
antica, quale Eleanor Irwin "Odysseus' hyacinthine hair in Odyssey 6.23l"
Phoenix 44 (1990) pp. 205-218.
Post by javalabin
compenso legolas usa sempre l'arco, anche se per uccidere achille ci
mette un po' troppo, quanto gli orchi boromir. morte da personaggio
secondario, o da melodramma.
La morte di Achille "non gloriosa" (o, come tu preferisci: "da personaggio
secondario") ha fatto problema fin dalle versioni antiche del Ciclo troiano:
saggiamente Omero non la mette in scena :-) In proposito, ho già segnalato
un buon articolo su Classical Antiquity, il cui link qui ti ripropongo:
http://www.ucpress.edu/scan/ca-e/142/burgess.142.pdf
Imho, cmq, l'iterazione delle frecce non è superflua, anzi...
Post by javalabqueste non sono ca//ate, come dici tu. sono -- diciamo che non mi
interessano affatto. 'erudizioni' va bene ?
Si. Benissimo. Infatti i filologi alessandrini vennero per secoli
motteggiati per essersi attardati ad esaminare, chessò, di che colore era il
cavallo bianco di Achille (alias Xanto) :-), prestando attenzione insomma
alla pagliuzza piuttosto che alle architravi dell'opera...
Se le si è riprese, queste quisquilie e pinzillacchere è proprio per far le
contropulci a chi le pulci, troppo sbrigativamente, fa...
Il fatto, poi, che vi siano Inkongruenzen tra Troy e l'Iliade è indubbio: ne
segnala (di vere, però :-)) alcune en passant Latacz stesso ("Weil er etwa
drei Akteure mit Namen belegt, die in der Ilias fehlen: Triopas, Boagrios
und ein obskurer ,,Velior"; etc. etc.), bellamente infischiandosene, com'è
giusto che sia: perché frutto di scelta autoriale di Petersen ("Petersen lo
sapeva"), innovazioni da giudicare caso per caso.
Post by javalabomero e le continuazioni
e la storia il film li segue quando gli pare. piu' che lecito. si
diceva dell'open source, no ? ma se lo segue non e' un punto a
favore, seno' i tanti punti a sfavore rendono inutili le recensioni e
facilitano il tiro al piccione.
Sarei in disaccordo: che lo script di Troy segua il plot omerico è un punto
da segnalare ove criticamente (o didatticamente) utile (e quindi non: ovvio,
ininfluente, etc.); che si diparta dal plot omerico è un punto da segnalare
*egualmente*, proprio per trovarne eventuali fonti, oppure il motivo
delll'innovazione.
In un altro newsgroup hanno recentemente menzionato il principio di "carità
interpretativa" di Davidson. Ecco: innanzitutto questo: capire -prima di
colpire- il piccione.
Post by javalabil punto e': *il film* troy ha senso ? continuo a non capire perche'
non sia stato chiamato _l'ossessione di achille_. sarebbe
un'angolazione molto stretta ma plausibile. invece l'hanno chiamato
troy, e tu mi stai dicendo che devo accettare l'epica, una guerra di
anni, condensata in una storia di venti giorni ?
Sì, accettala (sì anche alla tua "Achilleide" :-)). L'Iliade stessa dura 51
giorni, ma il grosso dell'azione si concentra in soli 4...
Hanno tentato una concentrazione simile, lavorando sul ritmo (vedi Lowe), in
un film chiamato Troy perché, postomericamente, da buon ultimo emulo dei
poemi ciclici, mira ad abbracciare tutta la narrazione della presa di Ilio,
condensando, scegliendo e all'occorrenza variando (vedi l'Achille che *non
muore prima*, ma penetra nella città nell'assalto finale, ivi cadendo:
variante mitica targata 2004 -o almeno credo: bisognerebbe dare un'occhiata
alle leggende troiane medievali- :-) ).
Post by javalabin omero la
morte di ettore e' perfino banale, uno scambio e fine li', e nello
shock secco sta il dramma. in troy e' dilungata in esibizione ginnica
di mosse da tai chi californiano.
Il *momento* della morte magari sì, ma tu dovresti considerare l'intero
"duello", che costituisce davvero un punto saliente anche dell'azione
iliadica: anche a me, personalmente, sarebbe piaciuto p.e. un inseguimento
prolungato lungo le mura, ma devo ammettere che la scelta alternativa di un
combattimento a tutto tondo (slegato da quello iliadico, anche a livello di
tecnica), con tanto di richiami ferini di Pitt/Achille (e qui il ruggito:
"Hector", secco, bisillabo, sarebbe da ascoltare in lingua originale), ci
può stare.
Ecco, questo sarebbe uno snodo da sottolineare, contrastivamente, sul piano
didattico: ma, a livello puramente filmico, non mi sembra poi una
catastrofe.
Post by javalabma se davvero le matrone greche
erano murate in casa (guardacaso, sto leggendo le tue sgualdrine), ti
sembra sensato che il moretto si spupazzi la biondina chez menelao,
ripetutamente e durante il no paris no party
Nel mito omerico, come già ti dicevo, i due si congiungono solo *dopo*
l'abduzione di Elena. Qui Benioff, probabilmente, ha variato proprio per
fornire una motivazione più credibile (razionale) alla riuscita della fuga
(niente dèi no?): il "romanzare" la leggenda troiana in chiave amorosa è
proprio già dei poeti del Ciclo antichi (con le varie belle Pentesilee: vedi
Quinto Smirneo, etc.etc.), e, in questo senso, vengono attualizzati (soap?
forse) procedimenti già medievali, scespiriani, etc.
Facile ironizzare su questa ("borghese", "melodrammatica") soluzione (ma
dovresti leggerti, a proposito di ginecei, quel che possono combinare
nottetempo con gli amanti le ateniesi di fine V sec., secondo
la -parzialissima- testimonianza di Aristofane :-)), ma la comprensione del
comportamento e moventi dell'(ambigua) Elena non fa difficoltà certo solo
per l'Hollywood di oggi (si pensi all'Elena euripidea, di cui rideva ancora
l'Aristofane delle Tesmoforiazuse).
Post by javalab*chi* sono questa elena e questa briseide, che non sgozzando
achille gli lascia uccidere uomini, "molti", e decide la sorte di
troia ? riesci a vedere uno spessore in queste figure ?
Briseide è riuscita, come character, secondo me: è bella l'idea secondo cui
in questa figura, minimale per Omero, siano collassati quei grandi
personaggi della saga troiana che sono Polissena e Cassandra. Pensaci.
Elena è altrettanto elusiva in Troy che nell'Iliade, imho (peccato solo la
Teichoscopia: ma, al solito, non si può voler tutto...): e il rapporto con
l'imbelle Alessandro è reso in maniera efficace (e tutto sommato fedele).
Post by javalab*quei* miserabili, in confronto a
*questa* iliade. quello volava basso, ed era onesto. questo spocchia,
e se la tira. quando lo stile alto non ha di che, e' notoriamente
preferibile lo stile comico
Sì, era l'opinione anche di Orazio, che nella sua Ars Poetica dava appunto
qualche utile consiglio, riguardo la selezione della materia, agli aspiranti
poeti epici, lo scriptor cyclicus, novello Omero...: altrimenti, il rischio
sarebbe stato che "Parturient montes, nascetur ridiculus mus". :-)
Un saluto,
Nico