Discussione:
Greco antico e moderno
(troppo vecchio per rispondere)
fowl
2004-09-10 20:54:46 UTC
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Salve a tutti,
avrei una domanda un po' particolare, ovvero, un greco moderno è in
grado di comprendere, almeno sommariamente, un testo in greco antico
senza averlo mai studiato? Qual'è la principale differenza tra le due
lingue? E' più o meno la stessa tra italiano e latino, o il greco
moderno è proprio la stessa lingua del greco antico, solo che si è
evoluta e semplificata nel corso del tempo? E qual'è la differenza tra
il greco antico e il greco moderno detto "puro"?
Grazie
Massimo Manca
2004-09-11 09:30:45 UTC
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Post by fowl
Salve a tutti,
avrei una domanda un po' particolare, ovvero, un greco moderno è in
grado di comprendere, almeno sommariamente, un testo in greco antico
senza averlo mai studiato?
Teoricamente, sì; in pratica, gli studenti di greco che vengono in
Italia a fare lettere classiche, almeno per quanto riguarda l'esperienza
della mia università, hanno difficoltà a passare la versione di greco
(nel senso che fanno errori di comprensione, non di italiano, sui quali si
potrebbe passare sopra).
Post by fowl
Qual'è la principale differenza tra le due
lingue? E' più o meno la stessa tra italiano e latino, o il greco
moderno è proprio la stessa lingua del greco antico, solo che si è
evoluta e semplificata nel corso del tempo?
L'ultima: si è ridotto il sistema dei casi, non c'è più l'ottativo o il
duale (vabbe', quello da un bel pezzo), il sistema verbale ha introdotto
forme perifrastriche e quindi è più semplice, c'è un tipo di accento
solo e la pronuncia (forse ;) ) è diversa.
La mia impressione è che un greco moderno di fronte a un brano in greco
classico abbia più o meno (forse più, ma non molto) difficoltà che un
quattordicenne italiano prova leggendo una novella di Boccaccio in
originale (è italiano, ma senza note non ci capisce niente). Non è
comunque la differenza che c'è tra l'italiano e il latino.
Post by fowl
E qual'è la differenza tra
il greco antico e il greco moderno detto "puro"?
La kathareousa è una lingua artificiale, per lo più basata sullo scritto
che è quasi greco antico. Non si usa più dalla riforma del settantaboh,
ma resiste in alcuni genere "di nicchia": per esempio, ho visto ancora
qualche manifestino funebre scritto con tutti gli spiriti e gli accenti.
--
"Al cimitero trovate altre ossa", Locandina di "Torino cronaca"
javalab
2004-09-11 12:55:38 UTC
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"Massimo Manca"
Post by Massimo Manca
La mia impressione è che un greco moderno di fronte a un brano in greco
classico abbia più o meno (forse più, ma non molto) difficoltà che un
quattordicenne italiano prova leggendo una novella di Boccaccio in
originale (è italiano, ma senza note non ci capisce niente). Non è
comunque la differenza che c'è tra l'italiano e il latino.
anche di fronte al nome della rosa, le difficolta' sarebbero pressoche'
insormontabili, e non parlo delle eresie ma del lessico, che pure non e' il
gaddus...

--
"ah, la corazzata potemkin esiste davvero, non e' un'invenzione di
fantozzi?"
- 24enne contemporaneo
Andrea N.
2004-09-11 21:53:08 UTC
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Post by Massimo Manca
La kathareousa è una lingua artificiale, per lo più basata sullo scritto
che è quasi greco antico. Non si usa più dalla riforma del settantaboh,
ma resiste in alcuni genere "di nicchia": per esempio, ho visto ancora
qualche manifestino funebre scritto con tutti gli spiriti e gli accenti.
..... e nei libri di teologia o nelle riviste ecclesiastiche
Teo Orlando
2004-09-14 20:41:10 UTC
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Post by Massimo Manca
Post by fowl
Qual'è la principale differenza tra le due
lingue? E' più o meno la stessa tra italiano e latino, o il greco
moderno è proprio la stessa lingua del greco antico, solo che si è
evoluta e semplificata nel corso del tempo?
L'ultima: si è ridotto il sistema dei casi, non c'è più l'ottativo o il
duale (vabbe', quello da un bel pezzo), il sistema verbale ha introdotto
forme perifrastiche e quindi è più semplice, c'è un tipo di accento
solo e la pronuncia (forse ;) ) è diversa.
La mia impressione è che un greco moderno di fronte a un brano in greco
classico abbia più o meno (forse più, ma non molto) difficoltà che un
quattordicenne italiano prova leggendo una novella di Boccaccio in
originale (è italiano, ma senza note non ci capisce niente). Non è
comunque la differenza che c'è tra l'italiano e il latino.
Paragoni del genere sono sempre un po' incongrui, anche se da un punto
di vista empirico molto efficaci. Comunque, per quel poco che so di
greco moderno, la distanza rispetto a quello antico è superiore di
quella rispetto all'italiano di Boccaccio; se si deve istituire un
paragone potrebbe essere tra la capacità di comprensione che un
quattordicenne ha non tanto di Boccaccio quanto dell'italiano che
Dante usa nella "Divina Commedia" che in effetti gli riuscirebbe del
tutto incomprensibile senza note a pie' di pagina (ma in questo caso
non perché l'italiano di Dante sia diverso da quello di Boccaccio,
quanto per le peculiarità semantiche del linguaggio poetico; è una
questione di registro e di codice specifico più che di lingua in sé).
Diciamo che la distanza tra greco moderno e greco antico potrebbe
essere più o meno quella tra inglese attuale e il middle english un
centinaio di anni dopo l'invasione normanna o un po' prima di Chaucer:
un inglese colto oggi può leggere un testo in Middle English ma con
fatica notevole (mentre un italiano colto che abbia anche frequentato
il liceo classico ma non abbia poi continuato a leggerlo non è in
grado di decifrare testi in latino).
Post by Massimo Manca
Post by fowl
E qual'è la differenza tra
il greco antico e il greco moderno detto "puro"?
La kathareousa è una lingua artificiale, per lo più basata sullo scritto
che è quasi greco antico. Non si usa più dalla riforma del settantaboh,
ma resiste in alcuni genere "di nicchia": per esempio, ho visto ancora
qualche manifestino funebre scritto con tutti gli spiriti e gli accenti.
Ecco, se dobbiamo proseguire con i paragoni, forse la distanza tra la
kathareousa e il greco classico (meglio la koiné) è simile a quella
tra l'italiano odierno e quello di Machiavelli (e forse di Galilei):
ma non dimentichiamo che circolano un paio di edizioni de "Il
Principe" con "versione" in italiano contemporaneo...
Ma comunque questi paragoni servono solo a rendere l'idea molto
approssimativamente e vanno presi con beneficio d'inventario.
Teo Orlando

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